Che ne sarà della mia pensione?
Riceverò un reddito adeguato a vivere dignitosamente?
Sono domande in cui tutti ci imbattiamo periodicamente e che quasi sempre restano senza risposta, inquinando di incertezza il pensiero di come sarà la nostra vita dopo il lavoro.
In un precedente articolo sulla Crisi dell’INPS ho già evidenziato la grande sofferenza di cassa avuta dall’Istituto nella gestione 2022.
Oggi ci sono importanti novità che riguardano tutti noi contribuenti:
la situazione è peggiorata e le ultime notizie sulle pensioni sono allarmanti!
Ho analizzato il documento ufficiale del Bilancio preventivo INPS 2023 per capire lo stato di salute dell’Istituto. Ne ho dedotto preziose informazioni che condivido con te in questo articolo:
- scoprirai se la tua pensione è, o potrebbe essere, a rischio
- saprai come scelte politiche discutibili minano la tua stabilità economica
- capirai cosa fare per compensare le lacune dell’INPS e mettere il tuo futuro al sicuro.
Il Bilancio preventivo INPS 2023: un POZZO SENZA FONDO
Il bilancio raccoglie la gestione dei contributi – entrate e uscite – avute dall’INPS nel 2023.
I dati parlano chiaro:
- entrate: 242 miliardi circa
- uscite: 303 miliardi circa
Per una differenza negativa di 61 miliardi di euro.
Una crisi, quella del bilancio INPS, che porta l’Istituto sempre più verso il collasso (e se salta, saltano anche le nostre pensioni).
I PEGGIORI in Europa per ammontare di pensioni pagate
Le uscite del sistema previdenziale italiano rappresentano il 16% del PIL interno, a fronte di una media europea del 10% circa.
È una situazione problematica che – ancora una volta – ci fa distinguere in negativo in Europa e mette la gestione pubblica sotto osservazione.
Con il rischio di interventi da parte della Commissione europea.
È già successo con la Grecia, dove le pensioni sono state tagliate più volte e ridotte all’osso, non possiamo escludere che capiti anche da noi.
Le (DISCUTIBILI) contromisure del Governo
Ma cosa sta facendo il Governo con la nuova legge di bilancio?
Ha previsto strategie migliorative?
Che dire… siamo alle solite: nella nuova legge di bilancio 2024 il Governo ha inserito TAGLI alle pensioni.
E già ora siamo in una condizione di pensioni con importi schiacciati verso il minimo!
Tagli che andranno a colpire maggiormente – incredibile ma vero – il settore sanitario: medici, infermieri e tutto il comparto ospedaliero in generale.
Considerando che gli operatori sanitari sono in sottorganico per soddisfare in modo dignitoso le richieste di salute dei cittadini, c’è il rischio di un ancor più forte abbandono alla professione.
Con la conseguenza per tutti noi di tempi di attesa sempre più lunghi e necessità di “bruciare” parte del reddito in prestazioni private.
Anche LA TUA PENSIONE si alleggerisce
Ma le azioni del governo non si fermano qui: ha pensato bene di dare una sforbiciata generale (riducendo così le uscite per lui e tagliando le entrate per noi).
Leggi con attenzione le prossime righe, perché riguardano anche te:
l’adeguamento della pensione al costo della vita, ad esempio a causa dell’inflazione (che negli ultimi anni è stata anche del 10%), sarà applicato in misura parziale.
Se finora l’adeguamento pareggiava i maggiori costi per vivere, ora è stato ridotto e quindi li compensa solo in parte.
Così la tua pensione perde potere d’acquisto: la cifra che riceverai sarà più magra e ti permetterà di fare sempre meno.
In pensione sempre PIÙ TARDI
Come se non bastasse, anche l’età per andare in pensione è stata spostata più avanti.
Ti ricordi quota 100? Ora siamo arrivati a quota 103.
Si può andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi.
Le donne possono andare in pensione a 61 anni, con riduzione di 1 anno per ogni figlio avuto, fino a un massimo di due.
Ma quelli che hai appena letto sono i casi migliori di “pensione anticipata”: chi inizia a lavorare oggi a 25 anni, non vedrà la pensione prima dei 70.
Misure INEFFICACI e un futuro sempre più incerto
Qualcuno potrebbe illudersi che questa sforbiciata serva a farci diventare una nazione con un sistema previdenziale sano e con una migliore gestione delle pensioni.
O che la spesa per le pensioni nel 2024 si ridurrà.
Niente di tutto questo!
Per il 2024 è già previsto un aumento della spesa di circa 21 miliardi, pari a quasi il 17% del PIL… insomma: sempre peggio.
Il crollo della demografia, la crisi economica con riduzione dei posti di lavoro, un paese in cui ci sono pochi giovani e tanti anziani… tutto contribuisce a portare il sistema verso lo sfacelo.
Salvaguardare il tuo futuro e il tuo stile di vita: è POSSIBILE?
Come hai visto, la situazione peggiora di anno in anno e il punto di non ritorno si avvicina.
La maggior parte di noi è in sistema contributivo e la pensione è direttamente collegata alla quantità di contributi versati.
Dato questo meccanismo, la domanda che ti devi porre è una, semplice e chiara:
se oggi i miei contributi servono a pagare chi è in pensione adesso, domani ci sarà qualcuno che verserà i contributi e pagherà la mia pensione?
Tutti i dati (numeri reali, non ipotesi) portano a un NO secco come risposta.
Bene, se sei arrivato a leggere fin qui, immagino tu abbia capito quanto è importante prendere in mano la gestione della tua pensione.
Così da assicurarti un ottimo tenore di vita dopo il lavoro e goderti davvero il tempo a disposizione, invece di passarlo a rimpiangere le scelte NON fatte.
Ma come puoi farlo in concreto?
Il consiglio più prezioso che posso darti è quello di informarti su quali soluzioni si adattano alle tue possibilità-necessità e sfruttarle per far crescere un tesoretto.
Ad esempio, i fondi pensione sono uno strumento super tutelato, che ti dà numerosi vantaggi fiscali (sono deducibili) e di rendimento (fanno crescere il valore dei tuoi risparmi).
È lo stesso Stato italiano a incentivarli, ben cosciente delle problematiche che abbiamo e che sempre più avremo.
Con i fondi pensione hai la certezza che quello che versi si trasforma in un secondo reddito: sai a quanto ammonta e quando lo riceverai (nessuna brutta sorpresa come invece capita con la pensione statale).
Ma è solo un’opzione – tra le tante – che devi vagliare considerando la tua sfera personale, lavorativa e quali obiettivi vuoi per il tuo futuro.
La cosa importante, che tu sia imprenditore o lavoratore dipendente, è agire subito.
- Vuoi arrivare alla pensione con un reddito che ti garantisce il tuo attuale stile di vita?
- Vuoi sapere con certezza se quello che versi è al sicuro e quanto ti ritornerà?
- Vuoi avere la serenità di un reddito certo per il futuro, qualsiasi cosa accada?
Allora affidati a chi è in grado di capire quali necessità hai, commisurate alle tue possibilità, e sa darti soluzioni su misura.
Se provi a fare da solo o ti rivolgi a un consulente generico che fa i suoi interessi invece dei tuoi, rischi di peggiorare la situazione!
Ricorda che la previdenza complementare ha senso solo se inserita in una gestione a 360° che prende in analisi la tua attività lavorativa, il tuo patrimonio, la tua famiglia, il tuo reddito e molti altri aspetti.
Solo così la soluzione che ottieni è cucita su misura delle tue necessità e si concretizza in quello che vuoi.
Oggi puoi raggiungere questo importante traguardo grazie a Patrimonio Protetto – un metodo unico nel panorama italiano – che:
- ti rende consapevole del tuo stato patrimoniale (attraverso un’analisi scientifica e minuziosa, che comprende anche i contributi già versati)
- ti permette di raggiungere la completa protezione dei tuoi beni
- ti consente di preservare il tuo reddito, così da garantire a te (e alla tua famiglia) il tenore di vita a cui sei abituato, anche in pensione.
Vuoi avere un’indicazione personalizzata di cosa ti attende e qual è la miglior soluzione per salvaguardare il tuo reddito e il tuo patrimonio dalla gestione pubblica e dagli inevitabili imprevisti che la vita ti mette davanti?
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Alla Prossima!
Filippo Fischietti