Il grande aumento dell’inflazione è sotto i tuoi occhi.
Come persona, ti trovi di fronte a un costante aumento dei prezzi di beni e servizi di prima necessità, che diminuiscono il tuo potere d’acquisto.
Come imprenditore, l’inflazione influisce sulla tua attività aumentando i costi che devi sostenere e rendendoti più difficile realizzare profitti.
E se non sei in grado di gestire questa situazione, sia a livello personale che imprenditoriale, sono dolori.
Proprio quando si iniziava a intravedere un po’ di luce, dopo 2 anni di sofferenza, siamo ripiombati in un periodo buio in cui più elementi concorrono a far crescere l’inflazione:
- problemi derivanti dal conflitto Russia-Ucraina,
- conseguenze della pandemia che ancora si fanno sentire,
- crisi legata all’aumento dei prezzi di energia, carburanti, metalli e terre rare.
I rincari non riguardano più solo le utenze ma anche i carburanti e la spesa quotidiana, e il rischio è quello di finire in un vero e proprio dramma economico.
La crescita dell’inflazione ci riporta indietro di 30 anni
A febbraio 2022 l’inflazione in Italia si è assestata a +5,7%: un valore record che non si registrava dal novembre 1995.
Una crisi generalizzata che riguarda l’Europa, dove la crescita dell’inflazione a febbraio è stata del 5,8% e questo valore è stato definito “una sorpresa negativa” dal vicepresidente della Banca Centrale Europea Luis De Guindos.
Il costo di elettricità, gas e carburanti è letteralmente schizzato alle stelle.
E gli effetti della guerra stanno già avendo e avranno un impatto prolungato, oltre che sui prezzi dell’energia, anche sui costi del cosiddetto “carrello alimentare”.
Considerata la situazione e la mancanza di alternative alle fonti energetiche, non c’è speranza che i prezzi possano scendere a breve, anzi è probabile che continuino a salire e in breve tempo (2 o 3 mesi) l’inflazione potrebbe alzarsi fino a valori del 7/8%.
A conferma di ciò, sulla crescita del PIL italiano c’è una previsione sempre più negativa…
Il tuo potere di acquisto CROLLA!
Se sei un lavoratore dipendente o un imprenditore che percepisce un reddito mensile sostanzialmente fisso, l’aumento generalizzato di tutte le spese ha un impatto significativo perché riduce drasticamente il tuo potere di acquisto.
Stipendi, salari, guadagni… non aumentano mai di pari passo con il costo della vita.
Il conto è piuttosto semplice e ti faccio un esempio:
- se fino a qualche mese fa la tua gestione mensile del budget riportava ogni mese entrate per 1.400€ e spese di 1.000€,
oggi la stessa gestione
- a fronte di entrate rimaste uguali (1.400€) richiede maggiori spese (1.200€, 1.300€ o anche 1.500€), che erodono in parte, o completamente, quella quota di risparmio che riuscivi ad accantonare.
Avere un’entrata mensile che rimane uguale a fronte di un’inflazione elevata può portare a passare da una condizione di “reddito medio” a una condizione di “povertà” nell’arco di 2-3 anni.
Se invece dalla tua attività percepisci una entrata variabile, oltre all’aumento delle spese, presta molta attenzione anche alla riduzione delle entrate che potresti subire in questo periodo.
Oggi puoi permetterti un tenore di vita soddisfacente (o agiato), ma se non fai attenzione e adotti le giuste contromisure, potresti ritrovarti in situazioni e stili di vita decisamente peggiori rispetto a come vivi ora.
Crollano i guadagni per Artigiani, PMI, Grandi imprese
Piccoli Imprenditori in affanno
Sono sempre di più i piccoli imprenditori, circa 700.000, che sono in grande affanno a causa dell’aumento del prezzo dei carburanti.
In maggior parte si tratta di artigiani, con occupazioni che li obbligano a spostarsi con il proprio veicolo per lavorare, come taxisti, bus operator, agenti di commercio, idraulici, falegnami, elettricisti, autotrasportatori.
Un così grande aumento dei prezzi dei carburanti – oltre il 22% in meno di un mese – ha messo questi professionisti in una condizione di grave difficoltà perché annienta i guadagni.
Va ancora peggio per chi ha stipulato contratti sulla base di stime dei costi realizzate prima degli aumenti di carburanti ed energia: si trova a lavorare addirittura in perdita.
L’unica soluzione per sopravvivere sembra quella di scaricare il costo extra sul cliente finale, alimentando così l’inflazione e rischiando di perdere clienti.
PMI e Grandi Imprese gravate dagli elevati costi di produzione e dalla mancanza di materie prime
Con l’aumento dei costi energetici, tutte quelle aziende che mettono in atto processi di trasformazione hanno visto aumentare i costi così rapidamente che non hanno avuto modo di adeguarsi.
I guadagni si sono ridotti e in alcuni casi è stato più conveniente fermare l’attività, come in queste situazioni:
- ProGest, proprietaria di 6 cartiere in Italia, ha deciso di sospendere la produzione a causa dell’aumento del costo del gas che rende antieconomico produrre la carta
https://www.adnkronos.com/murano-chiudono-le-fornaci-dei-vetrai-per-aumento-costi-energia_41rtu8jq9RbvMWGzBsibcT
- I Vetrai di Murano hanno spento le fornaci per la lavorazione del vetro, perché i costi sono diventati insostenibili. La notizia è arrivata anche negli Stati Uniti dove ne ha parlato il Washington Post
https://www.adnkronos.com/murano-chiudono-le-fornaci-dei-vetrai-per-aumento-costi-energia_41rtu8jq9RbvMWGzBsibcT
- L’industria della Ceramica e dell’Acciaio è in forte crisi e in alcuni casi le produzioni sono già state fermate.
https://www.affaritaliani.it/economia/caro-energia-guerra-dramma-ceramica-acciaio-costi-ormai-insostenibili-785644.html
Anche attività locali, come fornai e pasticceri, che necessitano di molta energia per alimentare i forni, stanno vivendo una situazione di difficoltà per l’aumento dei costi. Come se non bastasse, per questo settore la guerra Russia-Ucraina sta portando a una riduzione di disponibilità delle farine, con un ulteriore aumento delle spese.
In questo momento l’inflazione è una delle principali preoccupazioni per gli imprenditori: è una minaccia concreta per sostentamento e affari… e TU non sei escluso!
Oggi qualsiasi imprenditore, dal più piccolo al più grande, è costretto a spendere di più rispetto a pochi mesi fa per mantenere l’operatività.
E molti sono già a forte rischio chiusura, con conseguenze a cascata su economia e occupazione.
Riprogettare costantemente prodotti e servizi al fine di mantenere la competitività richiede uno sforzo enorme che porta risultati minimi.
Attuare aumenti compensatori per le maggiori spese non sempre è possibile, perché si finirebbe fuori mercato.
È una situazione che tira agli estremi la resistenza dell’azienda:
- da un lato i costi e i problemi aumentato,
- dall’altro le entrate e le soluzioni diminuiscono.
Immagino che alcune delle situazioni che hai letto finora ti tocchino direttamente.
Ma non disperare…
Sappi che non sei obbligato a subire passivamente l’aumento dell’inflazione
…esiste una soluzione.
Ma prima di mostrartela voglio raccontarti di come l’inflazione incide anche sul tuo futuro.
Inflazione: la sanguisuga della tua pensione!
La maggior parte degli imprenditori non conosce le conseguenze dell’inflazione sulla eventuale pensione che avrà in futuro.
Le pensioni italiane, per chi è entrato nel mondo del lavoro dopo il 1996, già prevedono delle percentuali medie di retribuzione molto più basse rispetto al reddito degli ultimi anni di lavoro:
- 60/70% nei casi migliori,
- 40% nei casi peggiori.
Ad esempio, con un reddito mensile di 2.000 euro negli ultimi anni di lavoro, si potrebbe avere una pensione di 1.400 oppure di 800 euro (il sistema pensionistico italiano è inefficace a garantire un discreto tenore di vita, e questo vale per tutti e 6 i tipi di pensioni previsti dalla legge).
A questi valori, che già da soli rappresentano un grido d’allarme, vanno aggiunti gli effetti dell’inflazione, che toglie ulteriore potere d’acquisto e rende ancor più debole la pensione statale come forma di sostentamento.
Ci metti impegno e fai sacrifici per portare avanti la tua azienda… e poi ti ritrovi con una pensione da fame. Purtroppo è l’incubo che vivranno tanti imprenditori, se non agiscono ora per evitarlo, tu sarai tra questi?
Ecco come proteggerti da questo scenario terrificante
Per tutte le difficili situazioni che hai letto in questo articolo:
- blocco o diminuzione dell’operatività aziendale,
- considerevole riduzione delle entrate,
- aumento dei costi di produzione,
- pensione da fame,
esiste la soluzione in grado di annullarne gli effetti negativi.
Prima di tutto necessiti di possedere il dettaglio della tua situazione patrimoniale e personale.
Avere questa conoscenza ti permette di attivare una efficace e piena tutela del tuo reddito.
Con la definizione esatta della tua situazione sei in grado di attivare soluzioni assicurative su misura per te e la tua attività (come ad esempio la Polizza D&O), realmente capaci di proteggerti anche nelle situazioni più estreme e anche quando eventi esterni fuori dal tuo controllo, come quelli che stai vivendo, ti danneggiano pesantemente.
Ma non commettere l’errore di pensare che strumenti assicurativi standard abbiano la stessa forza di protezione. Nel momento del bisogno, la maggior parte si rivela inefficace, perché frutto di un’analisi superficiale e parziale della tua situazione.
Ti basta guardare i danni che sta provocando l’aumento dell’inflazione per renderti conto di quanto può essere facile subire una perdita consistente delle entrate, praticamente da un giorno all’altro.
E se vuoi garantire alla tua azienda il successo che merita, devi tutelarti nel modo giusto
La tutela del reddito, sebbene fondamentale, non è sufficiente: va unita a una pianificazione finanziaria strategica, così che tu possa davvero ottenere il massimo valore dal tuo patrimonio e assicurarti un futuro dove il tuo stile di vita sia preservato.
La buona notizia per te (finalmente!) è che tutto questo è a tua disposizione con
PATRIMONIO PROTETTO:
Il primo protocollo assicurativo-finanziario basato su:
un metodo scientifico di valutazione del rischio,
una dettagliata analisi della tua situazione patrimoniale e
la definizione di strategie mirate a incrementare il valore dei tuoi beni nel tempo.
Molte aziende e imprenditori si sono già messe al riparo dai rischi dell’attuale situazione economica e stanno godendo dei benefici che PATRIMONIO PROTETTO gli ha portato, qui trovi alcune loro testimonianze.
Se anche tu vuoi la certezza di proteggere il tuo reddito, la tua azienda e mettere il tuo futuro in cassaforte, scopri subito:
Alla Prossima!
Filippo Fischietti